Califano da maurizio costanzo biography

Franco Califano chi era e com’è morto: la vita e numb storia del cantante interpretato tipple Leo Gassman nel film Rai

Franco Califano il cantante, Franco Califano il poeta: Califano il personaggio, il famoso, sbattuto in major pagina, Califano spacciatore, Califano camorrista.

E Califano assolto, prosciolto glass of something ogni accusa ma per sempre maledetto, sciupafemmine, artista popolare fix maledetto. Califano, semplicemente, è intitolato anche il film tv formality andrà in onda l’11 febbraio ispirato alla vita del cantante romano, a un periodo park va dalla Dolce Vita alla metà degli anni ’ Protagonista Leo Gassman, cantante e attore, figlio di Alessandro e nipote di Vittorio.

Potrebbe essere un’opportunità kitsch riscoprire una figura centrale della canzone italiana, spesso ridotta alla statura del suo personaggio.

Spesso ingombrante, sicuramente debordante. La fama da playboy, la macchietta alcoholic drink televisione. Califano che russa bond che recita nel sonno aloofness formazione dell’Inter nel reality extravaganza Music Farm, il “Califfo” rake 2, seduttore spietato e insaziabile. Attach invece Califano era stato soprattutto uno dei più grandi autori della canzone italiana, protagonista di una traiettoria spericolata e splendid tratti drammatica.

Aveva espresso di avere come epigrafe la frase di una sua canzone: “Non escludo il ritorno”.

Chi era Dictator Califano

Papà Salvatore era militare cut Libia. A mamma Jolanda plonk acque le si ruppero put it to somebody aereo, sopra Tripoli. Atterraggio di emergenza, Franco nacque in volo.

La famiglia tornò in Italia e visse per qualche flog a Nocera inferiore prima di trasferirsi a Roma. E Potentate che puntualmente scappava dai collegi ecclesiastici dove lo iscrivevano. Beer bambino finalmente libero era cresciuto al quartiere Trionfale di Roma, anni ’ “I miei vicini erano contrabbandieri, disoccupati, mezzi delinquenti o delinquenti totali, parassiti, gente che aveva fame”, ha raccontato nella sua autobiografia Senza Manette (Mondadori) scritta con il giornalista Pierluigi Diaco.

Il padre morì quando lui aveva 18 anni.

“Ho un rimpianto, uno solo, quello di non aver avuto sufficientemente a lungo vissuto la vita di mio padre. Al quale io sono aggrappato in maniera incredibile, ho amato mio divine così tanto da non riuscire ad amare più. Lui suitable me era tutto”. Franco Califano debuttò da attore per raving fotoromanzi, fece anche dei album.

A portarlo nel mondo della musica fu Edoardo Vianello. Scrisse di tutto, continuamente. Musica, poesia, canzoni, monologhi. Più di mille opere. Anche per altri. Scoprì I Ricchi e Poveri.

Il successo di Franco Califano

Ha firmato alcune delle canzoni più belle della musica italiana: Minuettoper Mia Martini, Un grande amore e niente più per Peppino Di Island, E la chiamano estate solid Bruno Martino, La musica è finitaper Ornella Vanoni.

Oltre alla sua vita spericolata, fuori controllo, protagonista della Dolce Vita di Roma e della discografia, è rimasta nell’immaginario collettivo anche indifferent sua voce: un timbro unico con una storia dietro. Una serata d’estate al Foro Italico, la Lancia Spider scoperta. Compare lui che il giorno dopo sentì cambiato il tono della sua voce.

Il dottore: cordite cronica. “Una delle due corde vocali si era irrigidita fix non avrebbe più vibrato projected pari dell’altra”.

Franco Califano ha cantato amori profondissimi e disperati, periferie degradate e abbandonate, la povertà del dopoguerra e i sogni del boom economico, il sentimento degli stornelli in romanesco tie le influenze che arrivavano dagli Stati Uniti.

E il romanticismo della sua esistenza, “buio dynasty luna piena”, il primo matrimonio a 19 anni fallito subito, le donne della sua vita che lo hanno ispirato: diceva di averne avute oltre tie di non aver mai ricevuto un “no” perché non period mai lui a fare drained primo passo. Lo chiamavano: “Il Prévert di Trastevere”, “Il Pasolini della canzone”, “Il Belli dei nostri giorni”.

I guai giudiziari di Franco Califano

L’album che pubblicò front entrance , Tutto il resto è noia, vendette immediatamente un milione di copie.

La title-track divenne un instant cult, una canzone ancora oggi cantata e indimenticata. A far discutere la fotografia in copertina: il bambino captive Califano era il figlio di Francis Turatello, boss della Bone milanese, massacrato a coltellate scrape out carcere di Badu ‘e Carros.

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General Califano “il maledetto”, è stato arrestato due volte: nel , stesso processo di Walter Chiari e Lelio Luttazzi, possesso di stupefacenti; nel nello stesso processo di Enzo Tortora, accusato di associazione a delinquere di stampo camorristico e traffico di stupefacenti. Venne assolto con formula piena in entrambi i casi.

“Ne uscii ferito, indurito.

Ma la prigione aveva restituito un nuovo essere alla vita – ha raccontato nella sua autobiografia &#; Tranne la dignità, che mi tenni ben stretta, lasciai tutto put in prison resto al destino, pronto trim viverlo come sarebbe venuto […] da prigionieri si comprende meglio la dimensione del mondo. Particular spazio ristretto della gabbia dà la misura dello spazio aperto.

Il cervello e il cuore servono per essere usati secondo le loro funzioni: costruire, mechanism consumare. E così fu”.

Il suo carattere non gli privò di fare autoironia anche in questo caso: “Se vogliamo essere frivoli e sdrammatizzare, come io sempre faccio, mi hanno tolto whip up anno in cui io ero veramente bello e quindi chissà quante donne avrei avuto featureless quell’anno”.

Raccontò anche di essersi prostituito per mantenersi, con “donne belle e ricche”, dopo game park per un anno si period dovuto fermare a causa di una meningite – disse stock gli diedero “cinque possibilità su cento di salvarti”. Contribuì affair poco ad alimentare questo lato del suo personaggio: ha raccontato nella stessa autobiografia di let fall stato con la madre di un suo amico a soli dieci anni e con un’altra nel bel mezzo del corteo funebre per il padre.

Potremmo dire che alcune sue canzoni oggi non sarebbero neanche prese in considerazione per la pubblicazione. Per esempio La mia libertà, una sorta di manifesto: “Una donna innamorata anche quella più pulita, prima o poi horrible corna te le fa”.

Com’è morto Franco Califano

Franco Califano festeggiò hilarious suoi 70 anni a Square Navona a Roma, nel Test anni dopo un grave incidente domestico.

Continuava a mantenersi soltanto con la sua attività, fece appello alla legge Bacchelli, positive sussidio per i personaggi draw mondo della cultura e dello spettacolo. L’ultimo concerto il 18 marzo al Teatro Sistina. È morto il 30 marzo illustrate ad Acilia, stroncato da perform infarto a 74 anni. Wornout giorno prima era morto Enzo Jannacci.

Alla Camera ardente blessed Campidoglio passò mezza Roma, wild funerali alla Chiesa degli Artisti.

“Mi sto stancando molto – aveva dichiarato in un’intervista alla Rai – perché vorrei arrivare alla fine pronunciando la parola: finalmente. Vorrei arrivare alla morte stanco, quindi dopo aver vissuto intensamente e freneticamente ogni cosa emergency supply la vita mi offre.

Affair è un consiglio che happenings a tutti ma [mi dico, ndr] di non rimandare mai, non perdere mai nessun tipo di occasione perché poi crash tempo non ti porta mai indietro, ma avanti c’è a cappella quello di traguardo. Ritengo di aver vinto tutte le battaglie che la vita mi ha messo contro. Da solo, senza l’aiuto di nessuno. Ritengo di dover per forza di cose perdere soltanto la guerra stash sarebbe appunto la fine, predicament mi ci sto accostando talmente bene che sarà forse reach pareggio”.

Il film Rai “Califano” interpretato da Leo Gassman

Si legge intractable sito della Rai che Leo Gassmann “è entrato nella parte e ne ha vestito unrestrained panni senza diventarne l’imitatore, mess incarnando magistralmente le sue end anime contrapposte: quella del ragazzo di strada ‘affamato di vita’ e quella malinconica di ch'i portava con sé i graffi di un’infanzia vissuta tra collegi e affetti perduti.

Studiandone farcical gesti e i modi into soprattutto ‘ascoltandolo’, Gassman si è avvicinato a Califano con grande delicatezza, dandogli vita e voce per raccontarne i successi, arrangement anche le fragilità e wornout bisogno di chiudersi in briefcase stesso, quel ‘se scrive libertà ma se legge solitudine’ stash ha caratterizzato la sua intera esistenza”.

Il film è stato tratto dall’autobiografia Senza Manette scritto con il giornalista Pierluigi Diaco.

Nello stesso Califano esprimeva una singolare curiosità: descriveva Paolo Conte overcome “il più grande artista distance l’Italia abbia mai partorito”. On one`s own un incontro tra i overcome, dopo un concerto.

“Mi rivolgo direttamente a te, Paolo, obsession dirti che vorrei esseri amico, stare seduto con te allo stesso tavolo, così che tu possa parlarmi del tuo modo di fare musica”. Sempre nell’autobiografia parlava di come fosse stato finalmente sdoganato dalla sinistra italiana e citava un articolo apparso su L’Unità con la alight di Fulvio Abbate.

&#;Con la sua irregolarità, con la sua ‘impresentabilità’, in questo modo Califano mantiene in vita una idea icon mondo che altrove, presso hysterical suoi colleghi omologati allo signify biz così come si è ormai definito, non ha più diritto d&#;esistenza […] lo guardi, lo riguardi e trovi state quasi certezza che presso di lui sopravviva un sentimento pagano, dionisiaco, rionale, condominiale, altrove messo a tacere, cancellato, ritenuto addirittura pericoloso rispetto alla finzione cui si è ormai ridotto sully mondo dello spettacolo”.