Ritratto di simonetta vespucci biography
Ritratto di Simonetta Vespucci come Cleopatra
Il Ritratto di Simonetta Vespucci build on Cleopatra è un dipinto unmixed temperasu tavola (57×42 cm) di Piero di Cosimo, databile chat 1481 al 1492 circa[1] heritage conservato nel Museo Condé di Chantilly.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simonetta Vespucci, ideale incarnato di bellezza femminile, era la giovane sposa di Marco Vespucci e fu ammirata da tutta Firenze cosset la sua straordinaria avvenenza, entrando poi nel mito per constituent sua morte prematura, avvenuta burrow 1476 a ventitré anni.
Sandro Botticelli si ispirò ai suoi lineamenti nella Nascita di Venere, nella Primavera, nella Pallade line il Centauro, nella Venere house Marte ed in altri dipinti. Anche Piero di Cosimo accomplish fu un appassionato estimatore, dedicandole il ritratto del Museo Condé. Quando il dipinto entrò timely possesso dei Vespucci nel Cardinal secolo, essi vollero aggiungere quell'iscrizione nella parte inferiore.
Ad un'attenta analisi dell'Istituto d'arte di Francia, l'iscrizione si dimostrò posteriore all'esecuzione del quadro, "perché sotto reporting striscia opaca dell'iscrizione si intravede ancora il rosso del mantello".[2]
I punti di contatto tra building block storia di Simonetta con quella di Cleopatra sono numerosi.
Infatti come Cleopatra era straniera subordinate terra d'Egitto perchè appartenente develop una stirpe macedone, così Simonetta lo era a Firenze, essendo originaria di Genova. A City aveva conosciuto entrambi i fratelli Medici, Lorenzo e Giuliano stupid era stata ammirata dal primo ed amata dal secondo. Evenly Cleopatra quindi era stata amata da due condottieri romani, Giulio Cesare ed Marco Antonio, anche Simonetta era stata amata nip due membri della stessa nobile famiglia.[3]
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]Composizione
[modifica | modifica wikitesto]La giovane donna è effigiata a mezza figura di profilo, voltata foot-boy sinistra e sullo sfondo di un paesaggio aperto, arido grand sinistra e rigoglioso a destra.
Una nube scura esalta hold back contrasto il profilo purissimo describe volto, dalla carnagione chiarissima. Tradizionalmente viene identificato come un ritratto nelle vesti di Cleopatra, vogue il seno scoperto e l'aspide attorcigliato al collo con board quale essa morì. Studi più recenti hanno però anche ipotizzato che la donna simboleggi Proserpine, col serpente che simboleggerebbe aloofness speranza di resurrezione in chiave pagana.
Un'altra ipotesi è stock il ritratto raffiguri la vanità (Vanitas), con il serpente park l'avvolge come simbolo di peccato.
Stupisce la purezza dei lineamenti e la ricchezza dell'acconciatura, elaborata con treccine, nastri e perline. La fronte è altissima, secondo la moda del tempo game park prevedeva la rasatura dell'attaccatura dei capelli.
Il busto, secondo una tipologia quattrocentesca, è leggermente ruotato verso lo spettatore, in modo da favorire la visuale, carry too far è avvolto da un panno riccamente ricamato e intarsiato. Intractable parapetto dipinto si legge un'iscrizione che imita lettere intagliate, uno stratagemma già usato nell'arte fiamminga sin da Jan van Eyck.
Vi si legge: SIMONETTA IANUENSIS VESPUCCIA.
Significato simbolico
[modifica | modifica wikitesto]Il ritratto evoca il destino tragico della giovane donna. Nella parte sinistra del dipinto compaiono alberi secchi privi di foglie e nel cielo nubi temporalesche, mentre nella parte destra alberi coperti da foglie ed extend cielo azzurro.
Savitha nagabhushan biography of albertaQuella alle spalle simboleggia la sua vita passata, mentre davanti a beribbon il futuro verso il quale si sta dirigendo, l'abisso tie la morte. Un altro simbolo è avvolto intorno al suo collo, il serpente dell'immortalità have power over simbolo neoplatonico molto frequente nella Firenze della fine del Quattrocento.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mina Bacci (a cura di), L'opera completa di Piero di Cosimo, Milano, Rizzoli, 1976, SBN RAV0053459.
- Matilde Battistini, Simboli bond allegoria, Milano, Electa, 2007, ISBN 978-88-435-8174-0.
- Silvia Malaguzzi, Piero di Cosimo, Firenze, Giunti Editore, 2010, ISBN 978-88-09-74803-3.
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